Costruire il cambiamento e realizzare opere ed infrastrutture in grado di dare forma al futuro del Paese. Per tre giorni, dal 28 al 30 aprile, il meglio dell'ingegneria italiana, passata e presente, si è data appuntamento a Roma per partecipare a MakING evento promosso dal Consiglio nazionale degli ingegneri (CNI).
Un programma ampio e articolato fatto di tavole rotonde, interviste e una mostra ideate per illustrare alcune delle migliori espressioni dell'ingegneria italiana in termini di inventiva, capacità tecnica e visione e per presentare progetti innovativi come Futur-E, l'iniziativa varata da Enel per la riqualificazione degli impianti termoelettrici non più produttivi.
"Ingegneria italiana, eccellenza per il Paese", questo il titolo di MakING, ha raccolto esperienze e rappresentanti dei grandi player nazionali del settore, che hanno fatto dell'ingegneria italiana una delle più richieste ed apprezzate all'estero, insieme a realtà di progettazione più piccole o emergenti, che hanno dimostrato una capacità di innovazione e specializzazione in grado di far evolvere il vasto patrimonio ingegneristico italiano in modo originale, moderno e competitivo.
Il ciclo di incontri-dibattito ospitati nel programma, fotografa il presente del settore e guarda verso il futuro, indicando i maggiori ambiti nei quali il contributo dell'ingegneria italiana può svolgere un ruolo di guida e rilancio del Paese. Tre i filoni individuati da MakING
- Grandi opere e cambiamenti
Le opere dell'ingegneria civile e le opere complesse
- Sfide: ambiente, energia, sicurezza
L'ingegneria per la conservazione e tutela ambientale, gli studi sull'energia, la prevenzione del rischio nelle sue diverse forme
- Avanguardie e innovazioni
La ricerca e lo sviluppo tecnologico in diversi campi dell'ingegneria in particolare l'aerospazio, le discipline biomediche, i nuovi materiali
Il progetto Futur-E e l'esperienza messa in atto da Enel per individuare una nuova destinazione di uso ai 23 siti che ospitano altrettanti impianti termoelettrici è stato protagonista della giornata del 28 aprile dedicata al tema "Grandi opere e cambiamenti".
Il dialogo aperto e costante con amministrazioni pubbliche, imprese e comunità dei differenti contesti territoriali dove sorgono i siti è elemento cardine di Futur-E che propone un nuovo modello di sviluppo condiviso e trasparente per aprire un nuovo capitolo nella storia pluridecennale di siti industriali non più adeguati allo scenario energetico ed economico del Paese.
Futur-E ha l'ambizione e l'obiettivo di trasformare le necessità in opportunità è scrivere una nuova pagina della storia delle singole realtà territoriali e del Paese nel suo complesso. I 23 impianti termoelettrici di Enel, resi obsoleti dallo sviluppo del sistema energetico sempre più caratterizzato dalla sostenibilità e proteso alla crescita delle rinnovabili e delle nuove tecnologie smart, diventano un laboratorio di idee e progetti grazie a Futur-E.
Il progetto varato da Enel propone infatti un nuovo modello di riqualificazione dei siti industriali con benefici per il territorio che li ospita. Futur-E coinvolge in una comunione di intenti università, imprese, amministrazioni pubbliche e società civile per individuare insieme la nuova destinazione d'uso dei siti e delle infrastrutture.
Gli esempi di questa modalità di collaborazione aperta e trasparente già in atto vengono da Alessandria in Piemonte, dove Futur-E ha realizzato un concorso internazionale di idee per individuare progetti innovativi di riqualificazione dell'impianto Enel, da Rossano in Calabria, dove è in corso una procedura pubblica di acquisizione e riqualificazione del sito in provincia di Cosenza, o da Pietrafitta in Umbria, dove è stato avviato un laboratorio di idee aperto a imprese locali, amministrazioni pubbliche e associazioni del territorio.